giovedì 9 dicembre 2010

la neve di Parigi

è crollato il mal tempo sui miei capelli; l'inverno è arrivato nella mia pace. il mare s'è cristallizzato sotto il cielo bianco e l'opacità delle pupille è tale da non riuscire ad attraversare i pensieri. non riesco a districare questa frana, si sdrucciola sull'efficacia dei miei movimenti materiali, senza lasciar trasparire ciò che realmente sento. dormo su esiti negativi, su coperte nodose. eppure riesco a sorridere.

perchè a Parigi nevica.
questa neve inumidisce il cuore, scaldandolo nel suo gelo. gelosamente la trattengo ammè (ammè, perchè rende meglio l'idea), sperando che un giorno futuro riesca a ricambiare anche lei con la stessa gioia.

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