lunedì 31 gennaio 2011

trentasette gennaio

Non ho mai preferito il caffè al latte
Guardate quanto smog
io vedo solo cielo
Ammirate la bellezza delle stelle
dal terrazzo di un palazzo buio
Poi venitemi a dire che non v’è piaciuto
E i quartieri, amateli
nel loro calvario di sincerità
State a guardare gli spari
e gli spazi occupati come scatole da scarpe
e la nostra mente
confusa
C’è nebbia, guarda, c’è la nebbia sul Vesuvio
anche un po’ di neve se stringi gli occhi
Cosa vogliamo di più
che i bambini muoiono senz’aver giocato
nel vento
e noi siamo qua a lamentarci del mare

venerdì 28 gennaio 2011

Giardini Di Cose

(cronache di un giorno così)

e poi
mi verresti a trovare
nella mia casa piccola
in un vicolo del centro
col soffitto alto
un alano grigio di nome Bendicò
e un gatto rosso che dorme sulla poltrona dove ti volevi sedere
allora
mi dirai
che hai preso una casa in campagna
a metà strada tra l'alto e la pianura
"appena ci metto il cucinino ti ci porto, così ci facciamo un tè"
io ti sorriderò
e c'abbracceremo
davanti al cane
davanti al gatto
davanti al centro
sotto un soffitto alto
nella mia casa piccola

giovedì 27 gennaio 2011

L. che non voleva leggere

Cara mamma
oggi ho ritrovato il tuo ciondolo blu
era nascosto per bene
nel risvolto di un calzino
ingrigito rattristato
come me
Sono giorni che non dormo
e l’ideale sarebbe
tornare
tra le braccia di papà
che chissà dove sono finite
e le scarpe della moglie del fioraio
quelle sì che erano belle
Sai mamma
pensavo
ogni tanto basterebbe un po’ di sole
un po’ di pace, anche mezza caramella
su questo monte arido di sentimenti
al posto delle macchie di more
che non fanno che sporcare
le mani piccole
dei bambini affamati 
Ieri pensavo
che forse sarebbe bello
ritrovarci e prenderci
come sempre
come noi
e annusare il fiore giallo trovato nel portone
al ritorno da scuola
che mi sembra ieri
mi sembra oggi
e magari potesse essere domani..

mercoledì 26 gennaio 2011

Il passeggio dei buoni


All’edicola svolto a destra
attraverso saltando le strisce di marmo bianco
sbiadite sulla strada come morte
e mi sento piena
per arrivare a Piazzetta Divino Amore
del Divino Amore
c’avrò messo sì e no due minuti
una volta superato il Duomo
e adesso
il piccione che mi guarda beffardo
dal lampione
è con me
e le mie mani
affondano nei bottoni di madreperla
e quelli colorati, in generale
in generale, guardo il cielo
Arrivo a del Gesù che sono felice
con l’odore forte di clementina tra le mani
e l’ospedale delle bambole di fianco
Non guardo più i sanpietrini
per evitare lo sguardo della gente
ma solo
per non inciampare nei pensieri
e perderli

lunedì 24 gennaio 2011

Parole che la cumana non ha schiacciato

Nella nostra casa di viole
ci saranno soffitti stellati
(...)

Tra i giorni, nei giorni
staremo a guardare
sotto cadaveri di cotton-fioc
i nostri pranzi di parole
che in un impeto di follia
avremo buttato

Andremo a dormire poi
sui nostri pensieri diversi
incastrando
le nostre mani uguali

martedì 18 gennaio 2011

tanto che le nostre iniziali sono uguali

(...)

Ci siamo persi
nella necessità di una carezza
che era un vizio
un capriccio
il disegno fittizio
di un numero
Ma andiamoli a cambiare questi maglioni
che stanno male con quei pensieri
E andiamo a cambiare pure questi balconi
che tanto uno basta, non importa
Nel nostro ascoltarci i passi
restiamo noi
coi nostri silenzi

martedì 11 gennaio 2011

Kangaroo

e nel qualunquismo dei tempi
ci fermiamo in una Piazza
una qualsiasi
per ricordare

una panchina scomoda,
un cane imbarazzato da un cane prepotente
la volgarità dell'eccezione
le tue ginocchia scarne
e i miei occhi sulla tua spalla, ancora

mi parli un po' nervoso
del mio continuo ridere
e mi racconti d'amori troppo grandi
di sogni intermittenti
e scarpe rosa, passati risonanti
e passi, streghe, giganti

ricordiamoci di questa panchina
e una volta che dovremo andare
non singhiozzare

continua a cantare

lunedì 10 gennaio 2011

delle 20:21

avere come la sensazione di non essere, ecco cos'è, io non sono. (...) e nel mio non-essere mi sento infinita, insensibile al tempo che passa e alla cattiveria. la tristezza è in me!, eppure sono quà, che aspetto...



:)

domenica 9 gennaio 2011

due rondini di nome Bucù


Taglieremo le redini del tempo
ammesso che il tempo ne abbia
e diverremo rondini
rondini senza vento
Avremo tetti di cartone
e sabbie
e città rosa
e mani su cui posare le nostre ali
avremo
sconfinati pensieri
e coscienze creative
saremo capaci, sì
di non divenir schiave, io e te
che con gli occhi lucidi
continueremo ad ammirare il mare
dall’alto di quel paese sconosciuto
Ci ritroveremo sotto una coperta
tra qualche foglio, una penna
mezzo tubetto di colla
a mangiare fichi coi nostri becchi amici
Sorridendo del nostro mangiare
senza mai ingrassare



p.s. ho citato la diretta interessata : D amour!

mercoledì 5 gennaio 2011

un film

http://www.youtube.com/watch?v=bcv17Lov62Y&feature=related

E grazie per la cioccolata
e sei gentile, non dovevi
Un’ultima sfregata alle mani prima d’andare
dov’è che andiamo?
un’ultima sigaretta
importa?
Ti guardo i pensieri scivolarti dalle unghie
densi, blu
come fili.
sono sul tuo braccio di carta
li leggo che sembrano ossa.
si muovono.
ci nascondiamo dietro un nome
un sorriso, qualcosa di male.
Una domanda.
ti mordi le labbra
è l’ultima volta
prometti.
E nella mia mente io
ti chiamo amore mio.