mercoledì 26 ottobre 2011

Pikkola kanzone (senza spiegazione)


provocare incidenti indecenti
scriversi di stomaci curati
e piccole canzoni

al mattino togliersi di dosso le parole
darsi un appuntamento alla stazione
ci vediamo al treno del binario ics
che poi non è maistato

ricordo cose piccole
abbracci che miravano ai baci
e baci che vedevano domande

dove andremo
cosa faremo
che ne sarà delle nostre promesse
nelle tasche

ti ho
sedotta
umiliata

poi ho
vandalizzato il tuo corpo
ti ho fatto
scordare
del tempo
poi
ti ho fatto
morire

adesso
soltanto
mi nascondo

domenica 23 ottobre 2011

ossi di frutta

questo va a voi, che parlavate gratuitamente di Vittorio Arrigoni, che ignorate ciò che ha fatto e che continuerà a fare in un altro mondo, che ne parlate solo perchè è un eroe. voi comunisti precoci, dai lembi slabrati, i pantaloni bucati; a casa nastri e bon-bon. sono triste davanti a una vita di macchine. mi rendo conto che non c'è e non ci sarà mai altro. non so che dire. voi dei collettivi facili a numero chiuso, delle bombe web, dell'internet come cibo rosso: non ci si capisce più. voi che vincete senza gloria, abituati a mattine di sole e spiaggia, di isole arancioni e sandali di sabbia; non guadagnate che un fosso. e la reliquia di qualche osso.

mentre Lenin saluta da una bancarella di Piazza Bellini,