iperattivo e iperuranio
da un'altra parte che
turbato è intatto e resta
resisto e parlo di te, mia
fiducia assente, alta grazia
sei la voglia che mi scalda
e la tragedia che mi affanna
arranco sui miei passi
girovaga e giuliva, guida
dello spirito mio che sempre
persiste nella ricerca
della città perduta, casa.
auguri dall'ascensore.