martedì 5 luglio 2011

scuola no more



Metto in ordine pennarelli pastelli tempere
ai pennelli ci penso dopo come alle penne
le gomme
adesso
sistemo i libri sul cuscino
e le matite le saluto con un arrivederci
a domani
Mi parlano dalla televisione
di cose che non mi interessano
in quest’estate più lunga che mai
da consumare per tempo
Ho nemici quanti sono i miei calzini
e amici quanti sono i miei baci
riesco a domandarmi ancora
di che sistema faccia parte la cattiveria
se sia fisica geometria astronomica
o montaggio gravitazionale
Non mi importa più
Mi distinguo tra le facce belle
io con le rughe della contentezza
ad aspettare la cumana
mangiando adesso e sempre
la polvere e la salsedine
della mia libertà

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