martedì 11 gennaio 2011

Kangaroo

e nel qualunquismo dei tempi
ci fermiamo in una Piazza
una qualsiasi
per ricordare

una panchina scomoda,
un cane imbarazzato da un cane prepotente
la volgarità dell'eccezione
le tue ginocchia scarne
e i miei occhi sulla tua spalla, ancora

mi parli un po' nervoso
del mio continuo ridere
e mi racconti d'amori troppo grandi
di sogni intermittenti
e scarpe rosa, passati risonanti
e passi, streghe, giganti

ricordiamoci di questa panchina
e una volta che dovremo andare
non singhiozzare

continua a cantare

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