lunedì 19 settembre 2011

grillon

oltre alla tastiera, anche il pianto francese è diverso. per non parlare delle ondine rosse sotto le mie parole non riconosciute (o forse solo sbagliate). non mi sento fuoriluogo in questo piccolo mondo di canali e grida, dove in un unico posto (abbastanza pulito) sono concentrate almeno quattrocento tazzine di caffè amaro e sessantuno baguette. l'aria è praticamente ferma in mezzo a due bambini finalmente calmi che si lamentano in un'altra lingua con me che dovrei non conoscerla, ma che invece li capisco. che cavolo comnini, mi fai perdere cosi`; mammaaaa acquaaaa!!; e mai a chiedere per favore. annusami i piedi!!, ma perchè dovrebbe? eppure lo fa, e non solo!, lascia anche che lei lo appoggi sulla sua spalla.
si appollaiano su un gioco per la Nintendo. non vogliono dormire; io non ci voglio credere.
domani è domani. Fiorebianco pazientemente aspetta..

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